Ibm continua nella ricerca di nuovi sistemi capaci di assecondare la sua visione di un pianeta più smart. In questi giorni, ha lanciato nuovi quattro modelli Power Systems per la gestione di business emergenti, dalle reti elettriche intelligenti alla business analytics in tempo reale: una nuova classe di server scalabili di fascia alta, un sistema midrange che comprende fino a 64 core Power7, un nodo di cluster di calcolo ad alte prestazioni con 32 core Power7, un business server per il segmento delle medie imprese, un software di gestione.
Alla base il processore Power7, dotato di elevata capacità di calcolo. Paolo Degl'Innocenti, vice president di Stg Italy (Stg sta per systems &technology group) ricorda che ci si muove sui mercati server e storage in cui Ibm in Italia, tanto per fare un esempio vicino, detiene una quota intorno al 45%. La concorrenza è forte (ci sono gli Sparc di Sun e gli Integrity di Hp, soprattutto) e allora bisogna attrezzarsi. Rispetto ai Power6, a parità di prezzo, i nuovi sistemi forniscono il doppio delle prestazioni e livelli di virtualizzazione 4 volte superiori, utilizzando la metà dell'energia. Tutto questo è il risultato dei grandi investimenti che big blue ha fatto per migliorare le performance dei chip, e la spinta all'efficienza attraverso la virtualizzazione ("abbiamo offerto al mercato la prima virtual machine..").
I nuovi Power7 si pongono l'obiettivo di ottimizzare i carichi di lavoro, aprendo in pratica la terza fase (dinamica) della costruzione dell'infrastruttura per lo smarter planet, preceduta da un processo evolutivo durato 20 anni, che ha visto dapprima l'era della complessità (frequenza e performance), e poi quella della semplificazione (virtualizzazione-consolidamento). La famiglia "fit-for-purpose" di server, storage e sistemi lanciata in questi giorni è pensata per ottimizzare le diverse tipologie di workload dei database (a ciascuno il suo carico di lavoro, si potrebbe dire).
Requisito chiave (c'è in ballo la gestione di milioni di transazioni concorrenti) è l'integrazione di componenti hardware e software. Le modalità di massive parallel processing, throughput computing e capacità analitica sono integrate e gestite con il software Ibm Systems Director. Il sistema generale può poi gestire gli altri sistemi, lo storage e il networking non solo su sistemi Power6 e Power7, ma anche su mainframe Ibm e server System x basati su x86, definendo così un framework di gestione completo, che comprende la gestione della virtualizzazione di VMControl. Incrementate anche le capacità di elaborazione parallela del proprio software middleware, come WebSphere, DB2, InfoSphere Warehouse e Cognos per la gestione di internet, dati, transazioni e analitica.
Tutto questo apre la strada a grandi sviluppi applicativi per i workload emergenti, quali analisi finanziaria, videosorveglianza, imaging sanitario, infotainment tridimensionale online, gestione della sicurezza e delle minacce di rete, e altro ancora. Facciamo un esempio per tutti. Una rete elettrica intelligente richiede dati aggiornati al minuto, per fornire elettricità dove serve, in modo tempestivo, aiutando i clienti a monitorare costantemente i consumi energetici, per evitare o ridurre l'utilizzo durante le fasce orarie di punta, notoriamente le più onerose.
